giovedì 17 aprile 2025

“Gesù o Barabba?” (Cf.Lc 23,13-25) di Giuseppe Lubrino



Il racconto del processo a Gesù, come narrato nei Vangeli, ha da sempre suscitato profonde riflessioni. In particolare, Il Vangelo secondo Luca presenta una prospettiva che, in una certa misura, sembra attenuare la responsabilità dei Romani nella condanna a morte di Gesù. Questa particolare sfumatura può essere spiegata dal contesto storico in cui il Vangelo fu scritto, tra il 75 e l'85 d.C. In quel periodo, il Cristianesimo stava attirando un numero crescente di convertiti, tra cui molti pagani e, soprattutto, Romani. Ciò che suscita stupore è l’atteggiamento della folla: essa chiede la liberazione di un assassino e rivoluzionario, Barabba, in cambio della condanna a morte di Gesù, ritenuto innocente dal procuratore romano. Come si configura oggi tale episodio? Barabba era un esponente di spicco del movimento politico degli Zeloti, che combattevano con la forza l'occupazione romana, sostenendo una politica di resistenza. Era detenuto con l'accusa di sommossa e omicidio. Una possibile chiave di lettura "esistenziale e attualizzante" potrebbe essere la seguente:

Barabba incarna le “inclinazioni del cuore dell’essere umano”? Senza Fede, Speranza e amore che cosa è l’uomo? L’ordine della creazione da quando fu “deturpato” si è assistito a una continua escalation del male secondo la prospettiva biblica. Il fratricidio di Abele per mano di Caino ne costituisce un esempio emblematico (cf. Gn 4,17-24). Ancora una volta il “mondo” preferisce Caino ad Abele? Annota il Vangelo - che la folla gridava: Barabba - quasi a dire che, il più delle volte, il male acquisisce più risonanza del bene! Ciò, lo si può rilevare tutti i giorni: una cattiva azione o una falsa notizia si diffonde più rapidamente di una “buona” azione o di una “vera” notizia. Ogni giorno si è posti dalla giuria della vita a scegliere chi liberare dentro sé: Gesù o Barabba? Far prevalere l’amore, il perdono, la pace o gli istinti più primordiali e feroci che albergano in ciascuno? 

L'episodio di Gesù e Barabba invita a una profonda riflessione sulla responsabilità individuale e collettiva, costituendo un invito all'introspezione. La scelta tra il bene e il male è una sfida costante, che richiede impegno, discernimento e la volontà di far prevalere i valori di amore, giustizia e solidarietà sull'odio, l'indifferenza, la violenza e l'illegalità. La vicenda evangelica della "folla che grida Barabba" richiama anche il fenomeno della manipolazione di massa, un tema affrontato anche dal filosofo Noam Chomsky. Nella storia, tale fenomeno è stato propagato, ad esempio, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i governi cercavano di influenzare l'opinione pubblica per giustificare le loro azioni militari e mantenere alta la morale. Un caso più recente ed eclatante è stato quello di Cambridge Analytica. Questi ed altri esempi dimostrano come i racconti dei Vangeli preservino nel tempo il loro valore eterno e la loro attualità. Immergersi nella lettura della Bibbia offre l'opportunità di confrontarsi con pagine che suscitano riflessione e propongono una chiave di lettura educativa della realtà.


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