lunedì 21 aprile 2025

Papa Francesco e il suo sogno d’amore di Giuseppe Lubrino




Il Signore oggi ha abbracciato Papa Francesco. Il Papa che ha rivoluzionato la Chiesa a partire dal saluto inaugurale agli albori del suo pontificato fatto in piazza San Pietro il 13 marzo del 2013: “fratelli e sorelle buonasera”.  Con queste semplici parole seppe sin da subito penetrare i cuori dei fedeli e guadagnarsi la stima, la fiducia e il rispetto di tutti credenti e non credenti. Papa Francesco ha lasciato alla Chiesa e di riflesso alla società un'eredità spirituale di inestimabile valore. Attraverso il suo esempio, le sue azioni e le sue parole, spesso fraintese e interpretate in modo errato da alcuni media, ha contribuito a far riscoprire e a valorizzare la sinodalità della Chiesa Universale. Questa sinodalità, intesa come la capacità di "camminare insieme" all'umanità del terzo millennio, mira a riscoprire e a promuovere i valori della fraternità, della pace, della speranza e della misericordia divina. Papa Francesco ha effettivamente redatto quattro lettere encicliche che riflettono i capisaldi del suo insegnamento. Ecco un elenco delle encicliche:


  • Lumen Fidei (29 giugno 2013)

  • Laudato si’ (24 maggio 2018) 

  • Fratelli tutti (3 ottobre 2020) 

  • Dilexit Nos (24 ottobre 2024). 


Nel suo pensiero si può “rintracciare” l’idea e l’esempio di una fede dinamica, aperta, incarnata e concreta. Papa Francesco è stato un uomo d'azione, per il quale la fede in Gesù Cristo è indissolubilmente legata alla responsabilità verso i bisogni, le speranze e le sofferenze degli altri. Egli ha sottolineato la semplicità e la radicalità del Vangelo: convertirsi e credere in Gesù significa tendere la mano e avvicinarsi agli altri, seguendo l'esempio di San Francesco d'Assisi, con la consapevolezza di far parte di un'unica famiglia umana, senza barriere sociali, etniche o religiose.

Un'attenzione particolare è stata dedicata alla questione ecologica, affermando che la crisi economica attuale affonda le sue radici in una crisi antropologica. Di conseguenza, è necessario occuparsi della salute del pianeta e impegnarsi per trovare "strategie e soluzioni" per salvaguardare il creato, al fine di consegnare alle generazioni future un mondo più pulito e sostenibile.

Il tema della pace è centrale nel suo pontificato. Ha ribadito più volte, anche al congresso degli Stati Uniti, la necessità di un "disarmo tra i popoli" per cooperare alla costruzione di un mondo più giusto e solidale.

In modo instancabile, Papa Francesco ha posto la questione dei "migranti" al centro del dibattito pubblico, promuovendo politiche di inclusione e accoglienza dello straniero, visto come un fratello da amare piuttosto che un nemico da respingere. Francesco ha portato avanti tutto questo con ostinazione e determinazione evangelica, dipingendo un volto della Chiesa come “ospedale da campo”, impegnata a concretizzare il Vangelo di Gesù Cristo nel cuore delle periferie dell’esistenza, nella ferma e biblica convinzione che il Dio della Rivelazione giudeo-cristiana è un Dio di Misericordia! Nella visione di Papa Francesco, Gesù è il Dio della salvezza che si china per primo sull'uomo sofferente per "risollevarlo" e mostrargli, attraverso il suo insegnamento, la via della verità dell'essere e della vita. Francesco, prima di essere un Papa, è stato un uomo concreto e realista, dotato del coraggio e della determinazione di sognare un mondo diverso: più giusto, più fraterno, più tenero. Si è impegnato quotidianamente affinché questo sogno potesse realizzarsi, nonostante - come ha affermato più volte - l'epoca attuale sia caratterizzata dalla complessità della realtà.


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